La consigliera comunale invita a fare “rumore” perché la situazione cambi
FASANO – Riceviamo e pubblichiamo la riflessione, in merito alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, della consigliera comunale Loredana Legrottaglie.
“Per le donne, come donne, facciamo rumore!
Oggi 25 novembre si celebra la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Ma come spesso accade, il tema è più complesso e intreccia fattori sociali e culturali.
È dal secolo scorso che parliamo di parità di genere e ruolo delle donne e anche se tanto è stato fatto, al punto da sembrare quasi superfluo ribadire il concetto, la cronaca ci consegna racconti di vite di donne spezzate dalla mano di chi diceva di amarle, di chi voleva proteggerle. Certo, nella sempre maggiore crescita di opportunità e rivendicazioni sociali, le donne sono forti, ambiziose, determinate. Ma molto ancora va fatto.
Per il prossimo futuro, l’Agenda ONU 2030 fissa al quinto posto tra i propri obiettivi per lo ‘sviluppo sostenibile’ il raggiungimento effettivo della parità di genere.
Si tratta dell’Obiettivo 5: Raggiungere l’uguaglianza di genere e l’autodeterminazione di tutte le donne e ragazze.
Ci si prefigge di raggiungere la pari opportunità tra donne e uomini nello sviluppo economico, l’eliminazione di tutte le forme di violenza nei confronti di donne e ragazze (compresa l’abolizione dei matrimoni forzati e precoci) e l’uguaglianza di diritti a tutti i livelli di partecipazione.
Se e quando questo impegno potrà essere raggiunto non possiamo saperlo. La strada è lunga e incrocia culture, religioni, atroci guerre. Intanto le donne crescono, si rafforzano nelle loro consapevolezze, voglio guidare processi decisionali, non temono più il giudizio e il pregiudizio. Ed è questa forza, questa dichiarata emancipazione che le rende bersaglio di uomini deboli, abbagliati da una educazione maschilista che li porta a credere di dover rappresentare il capo famiglia, il padrone, il braccio che guida e controlla.
Accadrà ancora, altre donne verranno azzittite nella loro voglia di libertà? Probabilmente si. A noi solo il compito di ‘fare rumore’, instillare nei giovani un nuovo vocabolario e un diverso decalogo comportamentale. Perché l’uomo non abbia più paura di apparire fragile e la donna di sentirsi artefice del suo destino”.