L’ex assessore ne ha per tutti e non risparmia proprio nessuno
FASANO – La recente nomina del consigliere Giuseppe Galeota come assessore al Demanio e allo Sport, non poteva di certo non scatenare la reazione dell’ex assessore, Leonardo De Leonardis. De Leonardis, infatti, oltre ad essere stato uno dei pilastri fondamentali della costituzione del movimento Fasano 2016, che con il suo consenso ha contribuito fortemente alla riuscita del sindaco Zaccaria di giungere alla fase di ballottaggio, è stata una delle figure più discusse della prima Giunta. Così non manca, in questa occasione, di volersi togliere come si suol dire, qualche sasso (non abbiamo scritto sassolino volutamente) dalla scarpa. E ne ha per tutti, nessuno escluso, dai consiglieri “amici” del suo ormai ex partito, passando per il sindaco, fino a raggiungere le stanze regionali e romane.
Lo fa con un lungo sfogo. In questo commento spiega quella che è la sua considerazione dell’attuale squadra di governo cittadino.
«Avevo deciso di starmene tranquillo e in silenzio, ma dopo scelte del genere è davvero impossibile non intervenire.
Il sindaco, dopo dichiarazioni di azzeramento di Giunta, dopo la promessa di volere al suo fianco solo “assessori a tempo pieno”, ormai ha il vizio di lanciarsi in azioni di rimpasto, non facendo altro che sostituire un nome con un’altro, andando anche contro quanto previsto dalla legge Delrio per il discorso della parità di genere (è ormai un anno che non riesce a nominare una donna in seno alla Giunta).
Esprimo la più totale delusione per i “rampolli” di Fasano 2016 – sottolinea De Leonardis – i quali piuttosto che costituire un’associazione anche in virtù delle prossime elezioni, compatti scelgono semplicemente di prestarsi a questo gioco di sostituzioni e cambi.
Galeota? Spero riesca semplicemente a concludere quanto avviato dal sottoscritto: non deve inventarsi nulla, solo concludere quanto lui stesso con i suoi amici hanno bloccato (quando io ero in carica) e quindi: Piano Coste, Piano Regolatore del porto di Savelletri (da inserire necessariamente all’ordine del giorno del prossimo Consiglio), dragaggio del porto di Savelletri (progetto pronto, resta da seguire gli sviluppi in Regione), progetti di ammodernamento dei porti di Savelletri e Torre Canne (ci sono già i finanziamenti) e sviluppo di quel che resta del patrimonio disponibile.
Molto è stato già fatto, basti pensare alla ripresa della Selva di Fasano, alla villetta di Pezze di Greco, al parco Don Tonino Bello e anche alla villa comunale (realizzata, è bene ribadirlo, anche con fondi privati).
Per l’altra delega, quella allo sport, preferisco non commentare. Galeota era consigliere delegato e non ricordo che in 3 anni si sia contraddistinto in qualcosa di innovativo, se non un impegno nella consulta soprannominata “dello sport” ma in realtà “degli amici degli amici”.
Per non dimenticare una delega conferitagli per la valorizzazione del lago Forcatella, dove ha sviluppato il suo 0 assoluto.
Spero questa nomina non ripresenti in qualche modo il film di Checco Zalone, Quo Vado: “il posto fisso ambizione dell’italiano medio”. Peccato che in questa situazione sia solo a tempo determinato con scadenza 2021 (salvo che qualcuno non rinsavisca prima e ponga fine a questa triste esperienza).
Marino? Preferisco non ripetermi: tuttavia mi incuriosisce il suo silenzio sull’avviso di garanzia ricevuto dal consigliere del Partito Democratico per Bancarotta Fraudolenta.
Il Partito Democratico? Finché avrà un capogruppo come quello attuale, credo andrà in estinzione.
Zaccaria?
Bravo ragazzo, nulla di più.
Amati? Chi, il cognome intoccabile della Giunta?
A no, suo fratello. Bene, avevo riposto tanta fiducia in lui, però c’è un detto: fidarsi è bene non fidarsi è meglio.
È stata la mia più grossa delusione.
Latorre? Uno dei più grossi, se non il più importante politico mai avuto a Fasano: non abbiamo saputo apprezzarlo, però è davvero un grande uomo politico.
Adesso visto che si parla di estati indimenticabili, spero che la prossima lo sia davvero, seppure sul demanio ho visto un imprenditore lasciato solo nel combattere la non preparazione e l’inadeguatezza degli uffici preposti e che ha atteso 4 anni per una concessione anche per un bellissimo lido pubblico (la prima fu rilasciata con il sottoscritto assessore, a lido Sabbiadoro, giusto per replicare a qualcuno che pensa che avevo voglia di privatizzare tutto).
Sarà una estate senza un piano del commercio, senza un piano viabilità e parcheggi, senza la presenza di un solo bagno pubblico attivo e con la totale assenza di un cartello all’ingresso della città e frazioni con su scritto “benvenuti a Fasano”.
Purtroppo sì riesce bene a vendere il fumo ma una volta che si schiarisce la vista la realtà è altra.
Però adesso, con un Galeota in più in quanto senza nomina remunerata non riusciva ad esprimersi, confido davvero in un cambio di passo per il bene della nostra città.»