Nel terzo interessante appuntamento di “LibriAmo…tra gli ulivi” l’imprenditore ed ex senatore ha presentato il volume “Oleoturismo. Opportunità per imprese e territori”
FASANO – Prosegue LibriAmo…tra gli ulivi, la rassegna organizzata dal Mondadori Point locale di Laura De Mola.
Ospite del terzo appuntamento, che si è svolto ieri (13 luglio) a Masseria San Giovanni, l’imprenditore ed ex senatore Dario Stefàno, che ha presentato Oleoturismo. Opportunità per imprese e territori, Agra editore.
A moderare l’incontro Cristiana Papazissis, direttore tecnico di LikeApulia, che ha intervistato anche la docente di Scienze e Tecnologie Alimentari presso l’UniBa, Maria Lisa Clodoveo.
Ad aprire i saluti e i ringraziamenti di rito di Laura De Mola che ha definito Stefàno «un Assessore regionale all’Agricoltura molto apprezzato».
Il libro parte dal racconto della genesi che ha portato alla nascita della Legge sull’Oleoturirsmo. Una legge che è standardizzata da Nord a Sud, al contrario della bagarre regionale che ha creato quella sugli agriturismi.
Secondo Stefàno: «Non si va più in vacanza per rilassarsi, ma per vivere emozioni. E la competitività della Puglia in questi ultimi anni sta dando ragione in questo senso. Raccontiamo il nostro territorio con le sue entità».
Raccontare quindi non solo il mare e il sole, ma le tradizioni, i luoghi e le aziende agricole. Purtroppo, secondo l’ex senatore, manca la normativa per disciplinare l’accoglienza del turista.
Così come non abbiamo ancora il personale all’altezza per accogliere.
Perché, ha dichiarato Stefàno: «l’olio è il pretesto, il driver, per attirare il turista. Questo porterà a nuove opportunità lavorative che si devono basare sulla qualità del servizio e dei luoghi».
Stefàno ha ribadito spesso il fondamentale concetto del ritorno a un orgoglio identitario, non solo da parte degli imprenditori, ma anche e soprattutto delle scuole e degli operatori.
«Se offriamo prodotti autoctoni, si sviluppano le filiere. Per favore, recuperiamo il nostro orgoglio identitario!».
Interessanti gli spunti offerti dalla Clodoveo. «Bisogna cambiare innanzitutto la forma mentis del consumatore. L’olio è prezioso eppure il cliente va alla ricerca spasmodica dell’offerta».
Dietro una bottiglia di olio c’è molto di più, infatti: i costi di produzione sono molto elevati ma non vengono purtroppo riconosciuti dal consumatore. «Ben venga questa legge», ha dichiarato la docente.
La quale ha parlato anche di ricerca. Con la tecnica dell’utilizzo degli ultrasuoni, si riesce a ottenere qualità e quantità. Un progetto che avrà un’applicazione sempre maggiore in futuro.
Infine si è parlato anche di salute e di una dieta mediterranea ecosostenibile.
La docente ha quindi regalato al pubblico un consiglio: «l’olio più salutare è quello che contiene più polifenoli. Quello dal gusto più amarognolo, per intenderci. Che pizzica».
Dopo uno spazio dedicato alle domande del pubblico, la serata si è conclusa con degustazioni di prodotti tipici pugliesi offerti dal Caseificio Flace Nicola di Santeramo in Colle e dall’Associazione Panettieri Altamura.
Fotoservizio di Mario Rosato.