
L’assurda storia di malasanità ai danni di una donna che adesso, dopo la diagnosi di un carcinoma mammario, ha deciso di chiedere giustizia
FASANO – La malasanità può avere conseguenze devastanti sulla vita dei pazienti e questo pone l’accento sull’importanza di procedure rigorose e controlli di qualità nell’intera rete sanitaria. Purtroppo i casi di malasanità sono ancora frequenti, così come dimostra il caso di una donna fasanese che, dopo aver subìto danni fisici e psicologici a causa di un’errata diagnosi, ha dovuto citare in giudizio uno studio medico.
Nel 2016 la donna fasanese (all’epoca 44enne, oggi 51enne) si è sottoposta ad una mammografia e ad un’ecografia mammaria presso uno studio radiologico ubicato fuori regione che offriva servizi di senologia diagnostica. Il referto di quegli esami indicava un quadro ecomammografico benigno, lasciando la paziente rassicurata sulla sua salute. Nel 2017 la signora ha ripetuto gli esami presso lo stesso studio, ricevendo un referto identico a quello precedente.
Tuttavia, dopo 18 mesi, la donna ha deciso di sottoporsi a una visita in un altro studio radiologico, ripetendo gli stessi esami diagnostici. Incredibilmente, questa volta il referto presentava la presenza di un carcinoma mammario infiltrante con un diametro di 3 centimetri. La diagnosi è stata confermata successivamente attraverso una biopsia. La donna ha quindi dovuto affrontare un’urgente mastectomia radicale seguita da una chemioterapia.
Gli specialisti medici, analizzando anche le immagini radiografiche precedenti del 2016 e del 2017, hanno affermato che l’inizio del carcinoma era già visibile in quegli esami. Pertanto, se la diagnosi fosse stata corretta in tempo, si sarebbe potuto evitare l’asportazione completa del seno. Davanti a questa situazione, la signora ha deciso di intraprendere un’azione legale contro lo studio radiologico responsabile della negligenza nella diagnosi, affidando il suo caso all’avvocato Angelo Ferrara Pentassuglia, che ha citato in causa lo studio radiologico per l’omessa diagnosi che avrebbe di fatto causato gravi conseguenze alla sua salute.
Il caso è ora davanti al giudice, che dovrà stabilire l’entità del risarcimento che sarà dovuto alla vittima di questo tragico caso di malasanità. La decisione sarà di fondamentale importanza per determinare la responsabilità dello studio radiologico e garantire una giusta compensazione alla signora per le sofferenze subite a causa del ritardo nella diagnosi. In casi come questo è fondamentale perseguire la giustizia per garantire che situazioni simili non si ripetano in futuro.