La nota cantautrice fiorentina, accompagnata sul palco dalla JSO diretta da Paolo Lepore, ha chiuso la Festa Patronale con un trascinante concerto
FASANO – Con il concerto Io in Blues di ieri, 19 giugno, cala definitivamente il sipario sui festeggiamenti dei Santi Patroni.
A esibirsi sul palco allestito in piazza Ciaia è stata Irene Grandi accompagnata per l’occasione dalla strepitosa Jazz Studio Orchestra diretta dal M° Paolo Lepore.
In apertura, i saluti e i ringraziamenti di Giuseppe Ancona, presidente del Comitato Feste Patronali e il sindaco di Fasano, Francesco Zaccaria.
Un concerto che rappresenta un ritorno alle origini musicali della nota cantautrice fiorentina, il rithm’n blues, che ha permesso anche di mostrare, ancora una volta, tutti gli incredibili colori della sua voce.
Un viaggio musicale, dagli anni ’60 ai giorni nostri, in cui la Grandi, incredibile animale da palcoscenico per energia e talento, ha omaggiato alcuni standard che sono diventati patrimonio mondiale della musica.
Senza dimenticare brani di autori e cantanti di casa nostra e alcuni suoi successi, rivestiti opportunamente con splendide sfumature rock-blues, grazie al supporto del compagno di viaggio in quest’avventura, il chitarrista Saverio Lanza, e arrangiati dal fasanese Silvestro Sabatelli.
Prima perla proposta è stata Why Can’t We Live Together, cantata nel 1972 da Timmy Tomas e riproposta, tra gli altri, dalla sublime Sade nel 1984.
Quindi a seguire: For What It’s Worth dei Buffalo Springfield e I’ve Been Loving You Too Long di Otis Reding.
Spazio poi alla canzone italiana: da E poi di Mina a Insieme a te sto bene di Battisti, A me me piace o blues di Pino Daniele e Se mi vuoi, scritta dallo stesso Daniele e interpretata in duo proprio con la Grandi.
A ruota, due successi della grintosa interprete: il successo sanremese La tua ragazza sempre, scritta per lei da Vasco e Curreri e Prima di partire da un lungo viaggio, sempre scritta dal rocker di Zocca e fusa mirabilmente con Roaedhouse Blues dei Doors.
A seguire, ancora tre brani pescati dal suo repertorio lungo quasi tre decadi: Bruci la città, Finalmente io e Bum Bum.
In chiusura, l’intramontabile (You make me feel like) A natural woman di Aretha Franklin e I Just Want To Make Love To You, portato al successo da Etta James nel 1954.
Un solo bis concesso dalla Grandi, e ancora una sua canzone: l’intensa Lasciala andare, che mette il sigillo a un concerto trascinante e molto applaudito dal pubblico fasanese.
Fotoservizio di Mario Rosato.