L’UAAR di Bari chiede di intervenire contro le affermazioni anti-abortiste scritte dopo l’evento patrocinato dallo stesso Comune di Fasano.
FASANO – “Quando nel 2021 il Parlamento Europeo ha votato il report sullo stato della salute sessuale e riproduttiva in Europa, ha statuito l’importanza dell’accesso a tutti i servizi essenziali legati alla salute sessuale e riproduttiva, inclusi educazione sessuale, contraccezione e aborto, come rilevatori del grado di benessere del Paese e dei suoi abitanti. Votando a favore di questo documento, il Parlamento Europeo ha espresso un’indicazione chiara ai rappresentanti dei Paesi membri dell’UE. Ora, nel post e nei commenti del Movimento sedicente “per la Vita” di Fasano si legge un arretramento pauroso: un attacco a una Legge dello Stato e al DIRITTO delle donne ad abortire in sicurezza”.
E’ quanto scrive l’UAAR di Bari (Unione Atei e Agnostici Razionalisti) con riferimento ai commenti scritti dal Movimento per la Vita di Fasano e apparsi sotto il post dell’assessore alle Politiche Sociali Cinzia Caroli (post apparso sul canale Facebook dell’assessore lo scorso 5 febbraio). Il Comune di Fasano ha, qualche giorno fa, patrocinato l’evento “La Giornata per la vita” promosso proprio dal Movimento per la Vita di Fasano. Un movimento che, nel suo statuto a livello nazionale, contempla la propria battaglia contro la nota legge 194.
“Citiamo: “L’aborto non è un diritto ma rimane delitto”. Ma è una enorme bugia – prosegue l’UAAR – tesa solo all’intimidazione delle donne: sono circa 45 anni che esiste la L. 194. La legge 22 maggio 1978, n. 194 è la legge della Repubblica Italiana che ha disciplinato le modalità di accesso all’aborto. Dunque, sancisce quel diritto e soprattutto sancisce la garanzia dell’assistenza ospedaliera perché quell’intervento, volontario (IVG) si svolga negli ospedali pubblici. Come si fa ad affermare che “non è un diritto”? Si vuole ignorare una legge? Il vostro non è un Movimento per la Vita, ma un movimento per ricacciare le donne nel rischio di Morte per aborto clandestino. Perché di questo si tratta: non dell’alternativa tra aborto e vita, ma tra aborto assistito e aborto clandestino”.
Alla fine è proprio l’UAAR che invita il Comune di Fasano a prendere le distanze da quanto accaduto e ad evitare questo tipo di propaganda. “Nell’occasione – termina il comunicato – si invitano le istituzioni a ristabilire gli equilibri ed evitare propagande di questo tipo, che possono confondere platee di lettori sulla legittimità di una legge vigente nel nostro ordinamento, ottenuta con decenni di lotte, e che garantisce il diritto all’aborto”.