Il professore “del momento” è stato lo strepitoso ospite nel secondo appuntamento della rassegna letteraria organizzata dal Mondadori Point di Laura De Mola
FASANO – Pubblico delle grandi occasioni al Teatro Sociale di Fasano, ieri, 16 dicembre, tutto per il professore più famoso d’Italia di questi ultimi mesi, Vincenzo Schettini, autore del best seller La Fisica che ci piace (Mondadori), che ha già superato le trentamila copie.
Il docente monopolitano ha presentato il suo libro nel secondo appuntamento della rassegna “LibriAmo…tra le masserie”, organizzata dal Mondadori Point di Laura De Mola. A intervistare Schettini, una vecchia conoscenza fasanese, il sempre bravo giornalista e conduttore radiofonico di Rai Radio 1, Savino Zaba.
A dare il benvenuto è stata la padrona di casa, Laura De Mola, che ha sottolineato la “congiuntura astrale” dell’evento, in cui si sono ritrovati due suoi grandissimi amici di vecchia data, entrambi con una carriera ormai decollata.
Travolgente e “magnetico” – giusto per restare in materia – il prof. Schettini, che alla dote di grande comunicatore, non a caso tra i maggiori influencer nazionali, unisce una simpatia e una saggezza rare.
Un “passo sacro” quello della scrittura, ha confessato l’autore, memore anche delle parole di una sua insegnante di scuola media secondo la quale lui «non sapeva scrivere». La Fisica che ci piace non è però solo formule e teoremi di fisica, ma svela tanto della sua vita, come la musica con il Wanted Chorus e la famiglia. «Un libro che profuma di Puglia, ci sono i trulli, i taralli, mia madre e mia nonna!».
Sollecitato da Zaba, l’autore ha toccato vari argomenti e regalato al pubblico, coinvolto e rapito, delle vere perle: dal paradosso della meccanica quantistica spiegato attraverso nonna Rosa all’energia spiegata alla nipotina Giulia, fino ad arrivare a Madonna (Veronica Luisa, la star) e la relatività del tempo.
Tanto spazio anche per “l’universo Scuola”: il suo essere “insegnante innovativo” che attraverso i video «dimostra che a scuola esiste tanta bella roba», il suggerimento a chi, tra i tantissimi ragazzi presenti, volesse intraprendere la strada dell’insegnamento, di farlo come se si stesse “vivendo un sogno”, il valore del voto e dall’autovalutazione, l’importanza di conoscere le lingue.
Schettini ha candidamente e umilmente confessato di come il successo lo abbia travolto all’improvviso. «Ma spero di non perdere mai il mio disincanto». E proprio al successo ha paragonato la scienza: per entrambi è necessaria tanta pazienza, essere sempre entusiasti per restare connessi agli altri. «Ci vuole tanto sacrificio, si può cadere, sbucciarsi le ginocchia con dolore, ma bisogna rialzarsi».
Il prossimo appuntamento con la rassegna è per stasera, alle 18.30, con L’ASD Giovanni Custodero e Elena Maggi che presenteranno “Il Guerriero Sorridente”.