La XVII edizione della rassegna musicale chiude la sua parentesi fasanese con stile e raffinatezza
Fasano – Marguerite Yourcenar scrisse che “sembra esserci nell’uomo, come negli uccelli, un bisogno di migrazione, una vitale necessità di sentirsi altrove”. La musica ha il potere di soddisfare questa necessità, soprattutto quando la si regala al pubblico con intelligenza, raffinatezza e passione. Ed è quanto accaduto ieri sera (19 agosto) con L’Escargot e La Cantiga della Serena, nell’ultimo appuntamento in territorio fasanese della rassegna Bari in Jazz inserita nella programmazione estiva del Comune di Fasano
Cinque gli eccellenti musicisti, protagonisti di un originalissimo progetto musicale, dal titolo “Il viaggio di Helmut”, che li ha visti per la prima volta condividere lo stesso palco: Giorgia Santoro (flauto, flauto basso, bansuri, tin whistle, arpa celtica e cimbali); Fabrizio Piepoli (voce, chitarra battente e daff); Adolfo La Volpe (chitarra classica, oud, bouzouki irlandese e banjo), anello di congiunzione tra i due gruppi; Alessandro Pipino (organetto, concertina, toy piano e lama sonora) e Gianni Celao (flauti, uilleann pipe, armonica, glockenspiel e toys).
Un viaggio imaginifico per sonorità e suggestioni, grazie anche alla voce ultraterrena di Fabrizio Piepoli, che è stato un vero e proprio omaggio al polistrumentista e grande viaggiatore Massimo La Zazzera, affettuosamente soprannominato Helmut, scomparso nell’agosto del 2011. Un viaggio, per molti versi anche divertente e divertito, dove unica protagonista è stata la musica. La musica che ha il potere di aggregare i popoli del Mediterraneo e di tutta Europa, armonizzando in un emozionante unicum le loro voci e le storie che hanno da raccontare, affidandole al sapiente utilizzo degli strumenti. La musica, madre accogliente, capace di amalgamare ricordi e tradizioni.
Tredici i pezzi in scaletta: Lunario, Les jours e In cammino, eseguiti da L’Escargot; Morenica/Moretto, Asentada en mi ventana e Garifalia, eseguiti da La Cantiga della Serena; La netta, La vecchia singer, Canone e Norma, tratti dal repertorio di L’Escargot e suonati con La Cantiga della Serena; La novia, A tan alta va la luna e Diavule diavule, tratti invece dal repertorio della Cantiga ed eseguiti assieme a L’Escargot. Per il doppio bis invece, la splendida Sì dolce è ‘l tormento di Monteverdi e una trascinante Pizzica di San Vito dei Normanni, a suggellare questo fortunato matrimonio musicale, che tanto è stato gradito dal pubblico.