La dirigente Stella Carparelli: «La nostra scuola non sarebbe mai rimasta indifferente»
FASANO – «Si celebra oggi una giornata importante e di certo la nostra scuola non sarebbe mai rimasta indifferente» ha affermato la dirigente scolastica dell’IISS “Da Vinci”, Stella Carparelli in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne.
Oggi in tutte le classi dell’istituto infatti, si sta lavorando sul tema, in particolare con i docenti del dipartimento di matematica e di lettere e filosofia.
Perché la matematica? «Lorella Carimali, docente di matematica e fisica, unica italiana tra i finalisti del Global Teacher Prize (il premio Nobel per l’insegnamento), sostiene che la matematica, poiché elabora dati correlati anche l’economia, è in realtà lo spazio della libertà di tutti, a maggior ragione delle donne – ha spiegato la Carparelli – perché la mancanza dell’autonomia economica è uno dei fattori dai quali si coltiva, purtroppo, la violenza e il sopruso. “La matematica ci rende libere” afferma infatti la docente».
Un altro lavoro importante è proposto inoltre dal dipartimento di lettere che sta preparando un incontro per il 4 dicembre con lo scrittore Riccardo Gazzaniga, il cui libro “Come fiori che rompono l’asfalto” racconta 20 storie di coraggio, in particolare storie di donne.
Una grande riflessione in cui non manca il pensiero a Palmina Martinelli «che resta per il nostro territorio il simbolo di violenza più grande che sia stato mai consumato» ha aggiunto la dirigente del “Da Vinci”.
A lei, ma anche a tutte le donne, è dedicata l’installazione che questa mattina le docenti hanno preparato all’esterno della scuola per celebrare il disagio, la violenza, tutto ciò che ancora oggi molte donne subiscono.
«I numeri sono troppo alti, è un fenomeno che non si riesce ad arginare. Perciò lanciamo un appello: – conclude – laddove ci siano famiglie in cui cresce il seme della criticità, che ci sia subito attenzione e contatto con le istituzioni che lavorano e ci accompagnano a servizio di tutto il territorio».