Sul primo contagio precisa: se il ragazzo ha violato le norme, sarà denunciato
FASANO – Sulla notizia del primo contagio di Coronavirus a Fasano, è nuovamente intervenuto il primo cittadino Francesco Zaccaria che precisa che saranno adottati tutti i provvedimenti necessari a stabilire la verità di quanto accaduto.
«Stiamo verificando nei minimi particolari – assicura Zaccaria – gli spostamenti della persona contagiata nei giorni scorsi: tengo a precisare che, così come ho chiesto a tutti di abbandonare false dicerìe e toni assolutamente fuori luogo nel 2020, non esiteremo a denunciare questa persona se dovessero emergere comportamenti non conformi alle norme straordinarie.
Credo che in questo momento le sole parole da dire siano: coraggio, resistiamo. Dimostriamo a noi stessi e a chi ci osserva quello che sa fare una comunità responsabile, che guarda tutta dalla stessa parte e verso lo stesso obiettivo.
Per tenere la malattia lontana dalle nostre case dobbiamo continuare a fare come abbiamo fatto: non uscire. Il Ministro della Salute ha emanato un nuovo decreto che vieta gli spostamenti verso le “seconde case” nei festivi, prefestivi e nel giorno successivo a un festivo. L’ attività motoria è adesso consentita solo nelle immediate vicinanze della propria abitazione».
Il sindaco, in un secondo passaggio, preannuncia il potenziamento dei controlli.
«Da parte sua – continua – l’Amministrazione comunale si assume il compito di intensificare gli sforzi per farvi stare tranquilli: ho già disposto il potenziamento nei controlli della Polizia locale, alla quale tutti dobbiamo essere grati per il lavoro che sta facendo in questa grave emergenza.
Ieri ho tuttavia scritto al Prefetto per chiedere che si faccia portavoce presso il Governo della necessità di inviarci reparti dell’Esercito a coadiuvare le Forze dell’Ordine, che non sono sufficienti a pattugliare un territorio vasto e articolato come il nostro; ho anche chiesto di rappresentare la necessità di chiudere nel fine settimana le rivendite di alimentari e bevande».
Questa decisione di chiedere l’intervento dell’Esercito,ormai da parte di tutti i sindaci,non è più un’ipotesi per tutelare l’interesse preminente della salute.Se ci sono tante denunce è perchè gli appelli al buon senso non sono stati sufficienti.La tentazione di uscire di casa,senza motivo valido,non ostante le disposizioni per contrastare la diffusione è più forte del timore di incorrere in sanzioni.Se il furbetto irresponsabile non sente e non capisce necessaria è la richiesta di maggiori forze dell’ordine nella speranza che sia dissuasiva per non arrivare all’altra strategia di contrasto pensata da chi chiede di essere autorizzato a ricorrere a multe di 2000 euro per chi esce di casa senza motivo.