Il tutto è accaduto ai danni di un’anziana fasanese che, capendo l’inganno, ha sventato la truffa
FASANO – L’altro ieri (lunedì 2 dicembre), in pieno giorno, ignoti hanno bussato alla porta dell’abitazione di un’anziana signora fasanese e, dopo che la stessa gli ha aperto, hanno informato la nonnina che il figlio era rimasto coinvolto in un incidente stradale ed era necessario versare immediatamente una somma di denaro per aiutarlo.
Il sedicente avvocato ha aggiunto che, nell’eventualità l’anziana non avesse disponibilità di denaro contante, in alternativa poteva consegnargli i gioielli, che lui avrebbe provveduto a vendere per recuperare il denaro necessario ad aiutare il figlio.
La nonnina ha avuto prontezza di spirito: «Un attimo xn--ln-pengar-52a.se/ – ha detto alla persona che aveva di fronte – che telefono a mio figlio, che è un carabiniere, e gli chiedo come comportarmi». Per inciso, la pensionata non ha un figlio militare dell’Arma, ma le è bastato agitare lo “spauracchio” di un carabiniere per mettere in fuga il truffatore.
Ancora una volta nel mirino di truffatori – le modalità della loro azione fanno pensare più a dilettanti allo sbaraglio che a professionisti di questo genere di reati – senza scrupoli è finita un’anziana fasanese. Per fortuna i nonnini, “bombardati” di allarmi dai media e raggiunti dai vademecum di autodifesa (dalle truffe) diffusi dai carabinieri, stanno opponendo una strenua resistenza a chi vorrebbe campare alle loro spalle: non ci stanno più a farsi imbrogliare.
Il copione degli ultimi – la maggior parte dei quali davvero maldestri ad onor del vero – tentativi di truffa in danno di persone anziane è sempre lo stesso. La tipologia delle vittime anche. Il dato di fatto è evidente: gli anziani sono perennemente nel mirino di truffatori di ogni risma che mettono in atto sceneggiate di ogni tipo per spillare soldi alla vittima di turno. Nei mesi scorsi il Comando provinciale dei carabinieri ha ampiamente pubblicizzato un vademecum per mettere in guardia i nonnini dalle truffe, sempre dietro l’angolo, ai loro danni. Il vademecum contiene “semplici, ma importanti consigli finalizzati ad invitare i cittadini a porre in essere le minime cautele necessarie per non cadere nella rete dei truffatori”.
Nella maggior parte dei casi le truffe sono realizzate tramite telefonate con le quali le vittime vengono raggirate da persone che si qualificano come avvocati o tutori dell’ordine, rappresentando situazioni spiacevoli (per lo più incidenti stradali), nelle quali sarebbero coinvolti i figli o altri stretti congiunti delle vittime stesse. dopo la conversazione telefonica, nel corso della quale viene comunicato alle vittime l’impellente necessità di pagare una somma di denaro (più o meno 5mila euro) per evitare la carcerazione del proprio caro, si presenta un’altra persona a casa dell’anziano con il compito di ritirare il denaro o altri oggetti di valore.
È importante – sottolineano ad ogni occasione utile i carabinieri – per non cadere nella rete dei tanti truffatori che continuano a prendere di mira le fasce più deboli della popolazione, prestare sempre la massima attenzione e seguire questi semplici consigli: interrompere immediatamente comunicazioni telefoniche sospette del tipo di quelle sopra descritte e richiedere subito l’intervento dei carabinieri; non aprire la porta a sconosciuti e, comunque, nei casi dubbi richiedere l’intervento di una pattuglia; non consegnare mai somme di denaro: nessun ente pubblico o privato invia proprio personale a domicilio per ritirare contanti per il pagamento di fatture; non fare mai riferimento al possesso di libretti postali, conti correnti.