La parola all’Associazione Fasano Antirazzista tra esperienze passate e attuali. Sabato l’undicesima edizione della festa
FASANO – Sentendo parlare di Ultras pensiamo ai tifosi, ai fedelissimi, a chi tra cori e coreografie sostiene la propria squadra prima di ogni cosa, fuori e dentro il campo, occupando e animando quella curva, il loro “habitat”.
Ma gli Ultras sono molto di più. La tifoseria fasanese infatti, dall’alto delle sue gradinate biancazzurre si spende da sempre per la società, tra solidarietà, beneficienza e antirazzismo.
In occasione della “Settimana europea di lotta contro ogni forma di razzismo dentro e fuori gli stadi di calcio”, abbiamo chiacchierato con due rappresentanti dell’Associazione Fasano Antirazzista.
«Abbiamo iniziato a fare antirazzismo nel 2000 –raccontano Francesco Lussone e Vincenzo Tauro – quando gli Ultras Perugia misero su un programma intitolato “Le gradinate antirazziste”, secondo cui le curve che volevano aderire al progetto, dovevano esporre uno striscione a tema. Da lì, pian piano abbiamo cominciato a dar vita ad iniziative, partecipazioni ad eventi antirazzisti fino ad arrivare ai Mondiali dove ci siamo confrontati con altre realtà. Quello scambio di esperienze ci ha fatti crescere “inculcandoci” questa mentalità antirazzista, da tramandare e diffondere tra altri ragazzi. Non è facile. In Puglia però è stata una scommessa che crediamo di aver vinto. È per noi una grande vittoria vedere gente che si è avvicinata al calcio e al mondo Ultras proprio grazie a questa iniziative per il sociale e soprattutto antirazziste.
Aggregazione, solidarietà e antirazzismo appunto, sono i valori che acquisiamo ogni volta. Tante nostre amicizie sono nate proprio grazie a queste esperienze come i Mondiali antirazzisti. Ultima è quella nata con i ragazzi di Nimes, in Francia: cinque di noi li hanno incontrati in quell’occasione e proprio giocando a pallone è nata un’amicizia, diventata una vera e propria fratellanza. Ora loro arrivano a Fasano durante le nostre feste antirazziste e noi partiamo in Francia anche per le loro feste di paese.
Purtroppo, poco a poco, i Mondiali sono andati un po’ a perdersi perché, come diciamo sempre, “le curve sono lo specchio della società” e vivendo in una società sempre più razzista, è normale che anche le curve lo diventino. È difficile sopravvivere a tutto questo. Molte realtà le abbiamo perse nel corso degli anni».
A quanto pare però, Fasano ha sempre risposto positivamente a questa “fede antirazzista”.
«La città ha sempre collaborato perché noi abbiamo sempre unito l’antirazzismo alla solidarietà. Abbiamo realizzato una raccolta fondi per i ragazzi palestinesi giunti a Fasano qualche anno fa, abbiamo finanziato le cure per una bambina fasanese ammalata che purtroppo poi non ce l’ha fatta. Anche in occasione del terremoto di Amatrice ci siamo rimboccati le maniche raccogliendo viveri e consegnandoli personalmente alle popolazioni colpite dal disastro. Così come abbiamo accolto i ragazzi immigrati che alloggiano a “La casa del sole”, organizzando per loro un torneo di calcio misto e portandoceli in curva la domenica. Integrazione è la parola d’ordine».
Iniziative degne di nota, soprattutto quelle organizzate in collaborazione con le scuole. «Qualche anno fa mettemmo su una festa per bambini organizzando giochi popolari. Emozionante fu il loro ringraziamento con poesie e temi sull’antirazzismo. Un buon rapporto che si mantiene tutt’oggi».
Questo sabato, 26 ottobre, avrà luogo l’XI Festa Antirazzista, una serata all’insegna della solidarietà, dell’antirazzismo e dell’aggregazione che vedrà, nella Piazzetta Ugo La Malfa a partire dalle ore 16, giochi popolari per i più piccoli; alle ore 19 si lascerà spazio ad un dibattito pubblico dal titolo “Il razzismo nel calcio condannato, nella società tollerato” con la presenza di Ultras, avvocati, movimenti sociali, migranti, attivisti e semplici tifosi; dalle ore 20.30 musica e gastronomia con la tradizionale panzerottata antirazzista e pesca con numerosi premi a disposizione.
Per concludere, domenica 27, nel corso della partita Fasano Vs Andria, gli Allentati esibiranno la loro coreografia antirazzista mentre le due squadre entreranno in campo con striscioni a tema.
Al di là dei colori, senza pregiudizi, il calcio è fede e passione che unisce.