
Civiltà contadina e artigianato in vetrina nella contrada fasanese
FASANO – Si è creata sinergia tra l’Associazione Culturale “Cocolicchio”, presieduta da Franco Mastro, e l’Università del Tempo Libero “San Francesco d’Assisi” di Fasano, guidata da Palmina Cannone, in occasione della “Festa della mietitura e trebbiatura del grano”, tenutasi a Cocolicchio il 19 e il 20 luglio.
Apprezzabile l’iniziativa del dott. Mastro, di Natalizia Pinto e del Comitato, di fare rivivere riti e tradizioni di un tempo, quando l’agricoltura non era meccanizzata. Lodevole è anche l’invito rivolto all’UTL che, da ben 27 anni, recupera le tecniche delle arti femminili fasanesi e non solo, grazie a maestre artigiane e a esperti artigiani, come scalpellino, cestaio e funaio, che ne conoscono i segreti e li tramandano gratuitamente nei Laboratori dell’Università.
E così, per due sere, l’Università del Tempo libero è stata presente a Cocolicchio con i Laboratori all’aperto di: Macramé, Intrecci, Bigiotteria, Filet, Tombolo, Borse, Cucito, Ricamo, Punto ago, Creazioni artistiche, Fiscoli; e con le rispettive esperte Giovanna Acquaviva, Pasquina Calandrella, Grazia Milella, Adele Galiulo, Maria Alò, Celeste Semeraro, Lucrezia Piccolomo e il maestro Francesco Rotondo. Artigiane e artigiani hanno mostrato ai numerosi turisti la lavorazione dei merletti antichi e dei fiscoli usati nella produzione olearia, quando non era meccanizzata.
La giornalista dell’emittente televisiva “Emozioni di Puglia” ha intervistata la piccola socia dell’UTL Celeste Semeraro che, in diretta, con padronanza e chiarezza ha spiegato e mostrato come si realizza un portachiavi in macramè. Uno spettacolo inedito e particolare perché soffuso di liricità. Una poesia di intrecci, ricami, trine, mani veloci, movimenti, passione, sentimenti, amore.
Come innanzi riferito, c’era un funaio (fesculäre) d’eccezione. A dire il vero, Francesco Rotondo è funaio solo per passione nel tempo libero, per condividere il ricordo del padre, storico funaio fasanese. Realizza fiscoli per le masserie e i turisti, ma si occupa del recupero delle canzoni folcloristiche del territorio, infatti è il docente di “Canti popolari” nella stessa UTL.
Queste iniziative offrono uno sguardo al passato per vivere il presente e proiettarsi verso il futuro senza rinnegare le proprie radici, che affondano nell’humus di una Terra Felix, quale è quella fasanese, alimentata dal sudore dei nostri padri. Un popolo di “Formiche” operose e sagge, come ha scritto Tommaso Fiore.


