
La lettera aperta di una cittadina al Comune e alla Regione
FASANO – Riceviamo e pubblichiamo la lettera firmata di Aurora Scollo, cittadina Fasanelli che lancia un appello al Comune e alla Regione.
“Fasano sta perdendo i suoi cittadini: servono politiche locali per restituire il diritto alla casa.
Alla cortese attenzione del Comune di Fasano, della Regione Puglia e degli enti competenti, Fasano è una città che amiamo, una città che vogliamo continuare a vivere. Ma oggi chi è nato qui, chi qui vuole costruire il proprio futuro, non riesce più a trovare un posto in cui abitare.
Affittare una casa dignitosa è diventato un lusso. Un trivani con due camere da letto – non un immobile di pregio, ma una semplice soluzione abitativa – parte da almeno 650 euro al mese. Una cifra sproporzionata rispetto ai redditi medi della zona, che per la maggior parte dei lavoratori non superano i 1.200 euro mensili.
E se affittare è difficile, comprare casa è ormai un sogno irraggiungibile, soprattutto per i giovani. I prezzi continuano a salire, il lavoro precario rende insostenibile qualunque investimento a lungo termine e il risultato è che tanti sono costretti a rinunciare a restare.
Nel frattempo, molti immobili vengono trasformati in B&B e case vacanza, garantendo guadagni immediati ma sottraendo abitazioni alla comunità.
Il risultato?
– I residenti storici vengono spinti fuori città.
– I giovani non possono più mettere radici, rinunciano a costruire il futuro qui e lasciano il territorio.
– Fasano rischia di diventare una città vuota, dove si soggiorna per qualche giorno ma dove nessuno può più vivere stabilmente.
Una città senza residenti, senza giovani, perde la propria identità, il proprio tessuto sociale, la propria anima. Non si chiede di fermare il turismo, che resta una risorsa. Si chiede un equilibrio tra accoglienza e diritto alla casa, perché senza cittadini non esiste comunità.
COSA PUÒ FARE IL COMUNE DI FASANO
– Ridurre o azzerare IMU e TARI per chi concede contratti regolari a lungo termine ai residenti.
– Introdurre accordi per il canone concordato, calmierando i prezzi in collaborazione con le associazioni di proprietari e inquilini.
– Regolamentare le licenze turistiche nelle aree residenziali, fissando un limite per salvaguardare una quota minima di abitazioni destinate ai residenti.
– Avviare bandi comunali per contributi affitto, finanziati anche con una parte delle entrate derivanti dal turismo.
– Creare uno sportello casa comunale, per favorire contratti regolari e mettere in contatto domanda e offerta residenziale.
COSA PUÒ FARE LA REGIONE PUGLIA
– Finanziare nuove costruzioni di edilizia popolare e convenzionata, destinate a giovani e famiglie.
– Recuperare immobili pubblici e privati inutilizzati, trasformandoli in abitazioni con canoni calmierati.
– Potenziare i contributi regionali per l’affitto, rendendoli più accessibili e mirati alle fasce oggi escluse.
– Avviare progetti di rigenerazione urbana, per riportare funzioni residenziali nei centri storici e nelle aree dismesse.
– Redigere un piano regionale per l’abitare, che bilanci sviluppo turistico e tutela dei residenti.
PERCHÉ SERVE UN INTERVENTO URGENTE
Questa non è solo una questione economica, è una questione sociale e politica. Se i cittadini non possono più vivere dove sono nati, Fasano non sarà più una città viva, ma solo una vetrina turistica senza anima. Non chiediamo privilegi, ma la possibilità di vivere dignitosamente nel nostro territorio, di costruire il futuro qui, di non essere costretti ad andare via. Per questo chiediamo un impegno serio e coordinato tra Comune e Regione, con politiche chiare, coraggiose e concrete per restituire il diritto alla casa a chi vive e lavora a Fasano.
Fasano deve essere una città per chi la vive ogni giorno, non solo per chi la visita per un weekend.
Con rispetto ma con fermezza,
Aurora Scollo
a nome di molti cittadini di Fasano che vivono la stessa difficoltà.”