È andata in scena l’ultima commedia inedita della associazione “Gli amici di Giuuaanneed”
MONTALBANO – Tante risate, tanto divertimento ma anche valorizzazione e recupero delle tradizioni contadine di un tempo, nell’ultima serata tenutasi domenica scorsa 8 settembre del programma di eventi estivi dal titolo “Estate a Montalbano 2019”, messo a punto proprio dalla Associazione teatrale amatoriale in vernacolo e non “Gli amici di Giuuaanneed”, presieduta da Mina Schiavone.
In totale nel corso della estate sono stati organizzati cinque eventi in collaborazione con alcuni commercianti della frazione e con il patrocinio del Comune di Fasano, della Provincia di Brindisi, del Parco naturale regionale delle Dune Costiere, della C.I.A. – Agricoltori Italiani Due Mari (Brindisi-Taranto), e grazie anche al sostegno di numerosi sponsor e di tanti privati cittadini.
Obiettivo delle diverse iniziative è stato quello di animare la frazione nel periodo estivo recuperando una serie di tradizioni della cultura tipica sia locale che regionale.
Nel corso della estate si sono esibiti gruppi folk noti oltre i confini regionali – il Gruppo Folk Egnathium di Fasano con i ragazzi del progetto “Tarantafemmina” della associazione “Gli amici di Giùàannèedd”, il Gruppo Folk “Città di Ostuni” e il gruppo dei Tammurria di Alliste (Lecce) – è stato realizzato il Festival di Artisti di Strada in collaborazione con la Lab Communications di Fasano di Concetta Renna, e domenica scorsa il programma estivo si è chiuso con la iniziativa “Ciao Estate” nel corso della quale si è tenuta la rappresentazione teatrale in vernacolo della commedia inedita “àa ràasòol”.
Il titolo dell’opera viene dal nome di un piccolo attrezzo metallico usato un tempo dai contadini, il raschietto, utilizzato per pulire la terra dalla zappa. In pratica è un triangolo di ferro che una volta i contadini tenevano in tasca pronto per la bisogna. Un angolo aveva un buchino dove si legava uno spago lungo per legarlo ad un passante dei pantaloni. In tal modo non si rischiava di perderla. Era, quindi, un oggetto che accompagnava sempre al contadino. Da ciò l’appellativo di “rasola” a quelle persone che vanno sempre insieme e che sono sempre presenti nella vita di qualcuno, e che a volte diventano “ingombranti” proprio come Immacolata Ruspetti, una delle protagoniste della commedia commedia inedita messa in scena dal gruppo adulti della associazione “Gli amici di Gìiùuàannèedd”, e scritta da Piero Sabatelli.
Immacolata Ruspetti è una suocera “invadente” che dal primo giorno di matrimonio della figlia Rosetta si presenta a casa del genero Giovanni condizionando non poco la vita di coppia e sperperando anche tanto denaro.
Tra mille esilaranti equivoci e scene di vita contadina, l’associazione “Gli amici di Gìiùuàannèedd” ha rinnovato con questa commedia il suo impegno alla valorizzazione del vernacolo e della cultura e delle tradizioni contadine di un tempo.
Questo il cast: Mina Schiavone (Rosett); Domenico Natola (Giuan); Valentina Pugliese (Immacolata); Stefania La Neve (Ziell); Alessandro Pentassuglia (Ptruzz); Donato Laviola (Frank); Antonietta Guarini (Ndonett); Piero Nardone (facchino) ; Eugenio Tagliente (bambino).
Nel corso della serata il vicepresidente della Provincia di Brindisi, Giuseppe Pace, ha consegnato alla presidente Mina Schiavone un targa in riconoscenza dell’impegno profuso per organizzare l’importante calendario di appuntamenti estivi che hanno animato la frazione più a sud di Fasano.
La Associazione “Gli Amici di Giùàannèedd” da quasi 10 anni promuove e diffonde la cultura e l’arte del teatro in vernacolo e non, con l’obiettivo di valorizzare e tramandare non solo il dialetto ma anche gli usi, i costumi e le tradizioni contadine di un tempo, oltre che i prodotti agricoli locali tipici e la biodiversità.
In ogni opera teatrale non mancano figure legate la mondo contadino e cenni di storie contadine avvenute negli anni ’40, ’50 e ’60 del secolo scorso. La maggior parte delle opere sono ambientate in masserie.
La Associazione dal 2016 ha istituito anche una sezione teatrale riservata ai più piccoli – una ventina di bambini e ragazzi di età compresa tra i 6 e i 15 anni – proprio con l’obiettivo di tramandare il vernacolo ma anche le tradizioni, gli usi, i costumi della cultura contadina locale ai più piccoli, alle donne e agli uomini di domani.
Parlare il dialetto, infatti, non è maleducazione ma amore per le proprie origini, e saperlo parlare è arte.
Un impegno costante e concreto che ha permesso alla associazione nel 2017 di ottenere un ambito riconoscimento. L’Associazione “Gli amici di Giùàannèedd”, infatti, è stata una delle 3 realtà pugliesi (unica associazione culturale su tre in tutta Italia) ad aver ottenuto a livello nazionale il Premio Bandiera Verde Agricoltura 2017, il riconoscimento – promosso da C.I.A. – Agricoltori Italiani – assegnato a chi, col proprio lavoro, si è distinto nella valorizzazione di eccellenze legate all’agricoltura, l’enogastronomia, l’innovazione e la sostenibilità del comparto primario.