
Un’impresa difficile ma a lieto fine, che ha visto protagonisti i membri dell’associazione fasanese e un bambino calabrese
GUARDAVALLE (CZ) – Lo scorso sabato 18 gennaio i volontari dell’ASD “La Banda di Minnie e Topolino” di Ilaria Sardella, sono partiti alla volta della Calabria per incontrare un bambino, Umberto, protagonista di una storia che merita di essere raccontata dall’inizio.
Umberto è un bimbo calabrese di 5 anni, a cui due anni fa è stato diagnosticato un raro tumore al rene al terzo stadio. Per curarsi è stato costretto a trasferirsi a Roma per proseguire le cure insieme ai suoi genitori.
I membri dell’Associazione fasanese lo hanno conosciuto presso la “Casa di Peter Pan” durante un viaggio nella Capitale (in occasione della visita al reparto di oncologia pediatrica dell’Ospedale “Gemelli”): una struttura che accoglie bambini gravemente malati e le loro famiglie, dove i “supereroi” fasanesi hanno cercato di portare un po’ di allegria ai piccoli pazienti, nei loro momenti più difficili e tristi.
Proprio in uno di questi momenti, Umberto fa la conoscenza del personaggio di Hulk, se ne innamora e chiede ai genitori di poterlo presto rincontrare. Umberto trascorre l’ultimo Natale in ospedale e, ritornato nella sua Calabria per qualche giorno, i suoi genitori, Gianluca e Concetta, chiedono aiuto all’Associazione fasanese per esaudire questo desiderio.
L’Associazione accetta, ma un destino beffardo vuole che il giorno precedente alla partenza per il compleanno del piccolo Umberto, la sede dell’Associazione subisce un gravissimo allagamento che preclude la possibilità di adempiere a quella promessa.
Così la festa viene rimandata alla settimana successiva e dopo aver trascorso giorni interi a risistemare l’intera struttura, i membri dell’Associazione partono alla volta della Calabria (durante l’ultimo weekend) per regalare a Umberto il compleanno che sognava da tempo e rincontrare il suo amato Hulk.
“In questi mesi che ci hanno visti volutamente allontanati dai social – dice la Presidente dell’Associazione Ilaria Veronica Sardella -, abbiamo continuato ad operare in silenzio, con la gioia del cuore a far rumore. Questa storia però abbiamo deciso di raccontarla per ricordare a tutti che i sogni meritano di essere realizzati e che il nostro impegno rimane immutato e costante nell’aiutare tutti a realizzarli”.



