Al Museo Laboratorio di Arte Contadina ripartono anche gli spettacoli a cura del Teatro Folletti e Folli
PEZZE DI GRECO – Teatro Folletti e Folli rinnova l’invito a partecipare al laboratorio teatrale “Il Gioco dell’attore”, quest’anno affiancato da interventi della compagnia “La Radice dei Viandanti”.
Giovedì 31 ottobre dalle ore 19:00 alle 21:00 ci sarà la lezione aperta, dove si partirà dal livello zero per cui non sarà richiesta alcuna esperienza pregressa in ambito teatrale o di movimento. Il laboratorio è rivolto a tutti coloro che hanno voglia di mettersi in gioco attraverso le molteplici forme di pratica teatrale.
Si partirà da quelle che sono le dinamiche di conoscenza e consapevolezza del proprio corpo e la relazione che si ha con esso e con gli altri. Scoprire o riscoprire se stessi dall’interno, utilizzando strumenti e caratteristiche che fanno parte di ognuno di noi (fisicità, immaginazione, sensazioni-emozioni, empatia, ecc.) o delle potenzialità presenti e mai emerse, sperimentando forme alternative di comunicazione.
Durante il laboratorio, aperto a chi ha più di 14 anni, per un massimo di 20 partecipanti, si lavorerà su diversi piani: il senso e l’importanza dello spazio sul palco; approcci con testi propri o di autori, la comprensione e analisi di un testo; l’uso della voce; la dinamica in scena tra gli attori e con il pubblico; il tutto sempre con la leggerezza del gioco teatrale fatto di regole e disciplina, ma al tempo stesso importante, come per ogni gioco.
Il laboratorio sarà condotto e diretto da Dario Lacitignola (attore e regista-Teatro Folletti e Folli). Durante il percorso ci saranno interventi con esperti: Francesca Pedullà, Frey Faust e Manuela Martella (La Radice dei Viandanti – danzatori e formatori del movimento del corpo).
Il Laboratorio si svolgerà ogni giovedì dalle 19:00 alle 21:00 da novembre 2024 a maggio 2025.
Oltre a questo, si segnala che sabato 26 ottobre, alle ore 21:00, andrà in scena al MuLab “I Cunta Storie”, la restituzione del laboratorio teatrale dello scorso anno.
La rappresentazione, si sviluppa in 12 quadri, 12 monologhi, scritti ed interpretati dagli stessi partecipanti, i quali si sono messi in gioco, con il corpo, con la voce, ma soprattutto con la propria umanità. I testi infatti nascono da “urgenze” da condividere, personali, intime, ma allo stesso tempo universali. L’elaborato che viene proposto in scena non mostrerà la capacità di saper stare su un palcoscenico, ma la voglia di condividere un percorso ed un testo che, assicurano gli autori, “non lascerà indifferenti”.
L’ingresso è libero, ma è consigliata la prenotazione al +39 377 399 2325