Spetta ora al Gip decidere a riguardo
FASANO – I familiari di Patrizia Nettis, la giornalista 41enne ex responsabile della comunicazione istituzionale del Comune di Fasano, trovata priva di vita nella sua abitazione in via Madonna dell’arco a Fasano, nel centro storico fasanese, il 29 giugno dello scorso anno, per il tramite del loro legale, l’avvocato Giuseppe Castellaneta, hanno presentato ieri la opposizione alla richiesta di archiviazione della indagine sulla morte della 41enne.
Lo scorso 2 agosto, il sostituto procuratore della Procura della Repubblica di Brindisi, Giovanni Marino, aveva inoltrato richiesta di archiviazione al Gip del Tribunale brindisino in merito alla indagine, condotta unitamente al sostituto procuratore Giuseppe De Nozza, a carico di un noto imprenditore fasanese 40enne, difeso dall’avvocato Marcello Zizzi, indagato per la morte della giornalista 41enne.
L’imprenditore era indagato per il reato di atti persecutori e istigazione al suicidio.
La famiglia della giornalista non ha mai creduto alla ipotesi del suicidio, formulata dagli investigatori, ed aveva chiesto più volte alla Procura di Brindisi di eseguire la autopsia. Richiesta che non è stata mai accolta. Anzi, per tre volte rigettata.
Come già preannunciato all’indomani della richiesta di archiviazione, l’avvocato Castellaneta ha presentato ieri la opposizione a tale richiesta supportandola con una relazione medico-legale redatta dal dottor Pasquale Bacco che farebbe emergere, a detta dello stesso legale, una lunga serie di incongruenze relative sia al momento del ritrovamento del corpo della giornalista, sia alle immagini di alcune telecamere di videosorveglianza, sia ad alcune dichiarazioni rilasciate da alcune persone sentite dagli investigatori. La famiglia Nettis continua a ritenere che sia indispensabile che venga disposta l’autopsia.
Sarà ora il Gip del Tribunale di Brindisi a decidere se archiviare definitivamente il caso oppure eseguire ulteriori indagini.