L’Amministrazione Zaccaria prova a mettere una pezza e cerca un gestore già per questa estate
FASANO – Nonostante l’estate sia ormai pienamente nel vivo da qualche settimana, la Casina Municipale, principale luogo di aggregazione della Selva di Fasano, è desolatamente chiusa al pubblico.
Cancelli sbarrati, parco e area ristoro inaccessibili per adulti e bambini. La situazione descritta è una diretta conseguenza della disastrosa esperienza gestionale delle società affidatarie del compendio immobiliare che, a partire dal lontano 2017, non sono mai state in grado di garantire il raggiungimento degli obiettivi declinati dall’Amministrazione Zaccaria in termini di “valorizzazione e riqualificazione della Casina sotto il profilo culturale e ricettivo-commerciale” come riportato testualmente nell’Avviso pubblico indetto all’epoca. Nulla di tutto questo.
Pur in presenza di una lunga concessione, della durata di nove anni, rinnovabili per ulteriori nove, si è compreso sin da subito che gli impegni sarebbero stati disattesi, soprattutto nell’ambito degli importanti lavori di riqualificazione che il concessionario avrebbe dovuto effettuare e che non hanno mai avuto luogo. Per non parlare di una programmazione di eventi non all’altezza della storia della Casina Municipale, in grado di ospitare in passato alcuni tra i principali artisti del panorama musicale nazionale ed internazionale.
A ciò hanno fatto seguito una serie di ulteriori inadempimenti, oggetto di interrogazioni e mozioni consiliari, in particolare da parte della consigliera di Forza Italia Laura De Mola, senza che ci siano mai stati riscontri concreti da parte della Giunta guidata dal Sindaco Francesco Zaccaria.
Sia chiaro, è lecito che si possano commettere errori nella redazione di un bando pubblico o che si possa incappare nell’affidamento di un immobile comunale ad un soggetto potenzialmente inadempiente. Tuttavia, agli occhi di chi scrive appare inconcepibile che, col trascorrere del tempo, chi ci amministra non abbia mai minimamente pensato di informare la cittadinanza e la stampa locale circa le azioni intraprese per porre fine anticipatamente alla concessione della Casina, gestita a partire dal 2020 dalla FA.TU.S. S.r.l, società subentrata in corso d’opera al raggruppamento della Leo 3000 S.p.a..
Con la delibera di Giunta Comunale n. 238 di giovedì 4 luglio 2024 scopriamo infatti che il Comune di Fasano ha notificato alla società affidataria la decadenza della concessione, a seguito di un procedimento avviato a maggio dello scorso anno e che ha generato inevitabilmente strascichi giudiziari che si riverberano sul corretto funzionamento della Casina.
Con la stessa delibera, l’Amministrazione Comunale sta tentando di affidare la gestione dell’area esterna e del bar presenti nel complesso a tempo determinato, per gli anni 2024 e 2025, nonostante la stagione estiva di quest’anno sia già cominciata e il rilascio dell’immobile non sia ancora avvenuto. 2500 euro il canone a sconto richiesto per il primo anno, 5000 euro per il secondo. L’auspicio è che i cancelli della Casina possano riaprirsi al più presto, esattamente come dovrebbero riaprirsi i cancelli di una corretta comunicazione istituzionale.