La nota del gruppo locale che replica alle dichiarazioni del PD fasanese
FASANO – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di Forza Italia Fasano.
“Chi di invidia campa, disperato muore diceva un vecchio proverbio. E il pensiero non può che andare all’invidia dando un’occhiata alla nota diramata ieri dalla sezione locale del Partito Democratico, dalla quale traspare prepotentemente un malcelato livore per la prosperità di cui godono Forza Italia e Laura De Mola a Fasano.
Certo, non deve essere semplice per il partito principe dell’amministrazione mandar giù l’ennesima sconfitta elettorale per mano dell’azzurra, che li ha dapprima doppiati alle politiche del 2022, ed oggi, staccati di oltre undici punti percentuali. È comprensibile un certo astio, ci può stare.
Meno comprensibile è, invece, la distorsione della realtà che viene perpetrata attraverso il comunicato, nel quale si afferma, a più riprese, che l’elezione di Laura al Parlamento Europeo fosse impossibile e che la stessa abbia costituto un mero espediente per ‘un test di gradimento personale’.
Nulla di più lontano dalla realtà. A confermarlo sono i dati che ci giungono dalle altre circoscrizioni: tanto per fare un solo esempio, nell’Italia nord occidentale, dove Forza Italia ha ottenuto due seggi proprio come nel meridione, Massimiliano Salini sarà eletto con poco più di 36.000 voti.
È superfluo, a questo punto, sottolineare come le oltre 28.000 preferenze conseguite dalla candidata fasanese non si allontanino molto da questo risultato e che la mancata elezione sia il frutto di un imprevedibile exploit degli altri aspiranti ad un posto a Bruxelles nella nostra circoscrizione.
Ciò non ha comunque impedito a Laura di ottenere un ottimo quinto posto assoluto (virtualmente quarto, considerando la certa rinuncia di Tajani) e di essere la prima per consensi in Puglia, alle spalle del solo Segretario nazionale.
Se a ciò aggiungiamo che, nella lista di Forza Italia, la nostra Segretaria provinciale ha superato per preferenze tre europarlamentari uscenti, diversi consiglieri regionali e il presidente di una nota squadra di calcio, non si capisce con quale coraggio si parli ancora di ‘elezione impossibile’ di ‘candidatura di servizio’.
Sulla base di questo, per il futuro, invitiamo i fini analisti del PD a consultare più attentamente i dati prima di lanciarsi in azzardate ricostruzioni e, soprattutto, a farlo senza le lenti dell’invidia, che è sempre cattiva consigliera”.