Il celebre artista brasiliano si è esibito in piazza Ciaia in un concerto acustico accompagnato dai tre figli, Moreno, Tom e Zeca
FASANO – Nostalgia ed eleganza. Si può racchiudere in sole due parole il bellissimo concerto, dal titolo “Ofertorio (Ao Vivo)” che si è tenuto ieri (22 luglio) in piazza Ciaia, ancora una volta trasformata in una suggestiva arena sotto le stelle, nuovo appuntamento di Bari in Jazz che vede la collaborazione del Comune di Fasano.
A esibirsi è stato Caetano Veloso, sublime maestro del Tropicalismo (movimento nato negli anni ’60), accompagnato dai suoi tre figli Moreno, Tom e Zeca, in uno spettacolo definito da lui stesso «una celebrazione della riproduzione», e che condividono con il mitico papà il talento, la voce calda, la passione per le corde e la felicità di suonarle insieme. E di corde, le più intime e nostalgiche, il timbro unico di Veloso ne ha toccate parecchie.
In rassegna molti successi di Veloso padre e tante composizioni dei Veloso figli, che hanno confermato quanto i tre abbiano ereditato nel migliore dei modi la classe interpretativa e la ricercatezza delle melodie del capostipite. Da “Baby” a “O seu amor”, da “Boas vindas” a “Todo Homem”, e a seguire, “Genipapo Absoluto”, “Un passo à frente”, “A tua presenca Morena”, “Trem das cores”, “Alexandrino”, “Oraçào do tempo”, “Alguem cantando”, “Ofertorio” (scritta per la messa dei novanta anni di sua madre e da cui il concerto prende il titolo), “Reconvexo”, “O Leãozinho”, “Ela e eu”, “Não me arrependo”, “Ila a ye”.
Quattro i bis concessi generosamente al pubblico fasanese che ha contraccambiato i quattro artisti con la propria onda d’affetto: un omaggio allo scomparso João Gilberto, uno al nostro Domenico Modugno («perché siamo in Puglia» ha dichiarato Veloso padre) con la classica “Volare” in una versione intima da togliere il fiato, e per finire due trascinanti brani al ritmo di bossa nova, “The carioca” e “A luz de Tieta”.
Fotoservizio a cura di Mario Rosato