Molto partecipata la manifestazione organizzata dalla Cia
TORRE CANNE – Anche quest’anno la “Notte Verde” a Torre Canne è stato uno dei più importanti e attesi appuntamenti della stagione estiva nella frazione balneare fasanese.
Un appuntamento per promuovere i prodotti agricoli e della pesca, ma anche per valorizzare le tradizioni.
A migliaia domenica scorsa hanno affollato l’area antistante il faro di Torre Canne per partecipare alla terza edizione di questo evento.
Ad organizzarlo è stata la Cia – Agricoltori Italiani Due Mari (Taranto – Brindisi) con il patrocinio del Comune di Fasano, della Provincia e della Camera di Commercio di Brindisi, del Parco delle Dune costiere, del Gal (Gruppo di Azione Locale) Valle d’Itria.
Un evento che ha visto per tutta la serata fino a notte fonda animazione, teatro, musica, ma anche enogastronomia, promozione dei prodotti agricoli e della pesca, con degustazioni di frittura di pescato locale, di carne alla brace, di panzerotti, vini locali e birra artigianale, ed assaggi di oli e di miele del Parco delle Dune costiere. Oltre a laboratori e all’incontro pubblico sul tema “Agricoltura, Pesca, Agroalimentare, Ambiente: fare sistema per far crescere il territorio”, al quale sono intervenuti Giannicola D’Amico, vicepresidente Cia Puglia, gli assessori comunali Cinzia Caroli e Gianluca Cisternino, Giuseppe Pace, vicepresidente della Provincia di Brindisi, Piero De Padova, presidente Cia Due Mari (Taranto-Brindisi), Enzo Lavarra, presidente del Parco delle Dune Costiere, Cinzia Pagni, presidente Ases, Antonio Cardone, direttore del Gal Valle d’Itria, Gianfranco Ciola, direttore del Gal Alto Salento 2020 e Antonio Legittimo, direttore del Gal Terra dei Messapi. A moderare l’incontro è stato il direttore di AssoGal Puglia, Nicola Mangialardi.
Anche quest’anno vi è stata la collaborazione della Associazione teatrale amatoriale “Gli amici di Gìiùuàannèedd” di Montalbano, presieduta da Mina Schiavone, che con il suo gruppo ragazzi ha inaugurato l’evento con una esibizione di “pizzica pizzica” ed ha animato la manifestazione con la commedia in vernacolo “La famiglia Bello di mamma”. Nella parte finale della serata, poi, vi è stato spazio alla musica e canti popolari con il Gruppo Folk “Egnathium” di Fasano.
Nel corso dell’evento sono stati poi realizzati anche laboratori con la Fondazione Its Agroalimentare Puglia, con i produttori del Presidio Slow Food Pomodoro Regina di Torre Canne, e con i ragazzi dell’Oratorio “San Luigi Guanella” di Pozzo Faceto e Torre Canne.
Numerose, inoltre, le aziende che hanno esposto e fatto degustare le eccellenze enogastronomiche del territorio.
A fare da cornice, poi, alla “Notte Verde” di Torre Canne c’è stata la mostra fotografica di Ases – Agricoltori Solidarietà Sviluppo – “Foodporn Vs Foodpoor – Parliamo sempre più di cibo e sempre meno di fame”.
ASeS è l’organizzazione non profit di riferimento di Cia che, fin dal 1975, si occupa di cooperazione allo sviluppo nelle sue molteplici forme, ed è espressione degli imprenditori agricoli italiani che mettono a disposizione le loro competenze e conoscenze per lo sviluppo e la crescita di comunità di coltivatori e agricoltori nel paesi del sud del mondo
A tal proposito è stata ospite della “Notte Verde” la presidente di Ases Cinzia Pagni.
“Abbiamo cibo per tutti eppure ancora tante, troppe, persone muoiono di fame – ha spiegato Cinzia Pagni -. Siamo nell’era del food, dove il cibo è diventato un fenomeno di carattere globale, protagonista dei talent show e degli scatti che postiamo nei social. Ma di quella fame che morde lo stomaco la notte, di questi omicidi, di questa vergogna del mondo si parla sempre meno. Da queste considerazioni nasce il progetto Foodporn VS Foodpoor del fotografo Mauro Pagnano, realizzato in collaborazione con Ases – Agricoltori Solidarietà e Sviluppo e l’agenzia di comunicazione sociale Etiket. Un racconto sulla fame nel mondo che parte dalle Case de Santé di Keur Moussa in Senegal dove Ases opera, dalle abitazioni dove vivono i bambini malnutriti, da quelle strade dove in migliaia si affollano i bambini per mendicare e cercare qualcosa da mangiare”.