Struggente lettera della cognata di Guarini che ringrazia i sanitari che sono stati accanto alla famiglia
MONTALBANO – Riceviamo e pubblichiamo una lettera di Lucia Camarda, cognata del 54enne Pasquale Guarini, un conosciuto e stimato imprenditore edile di Montalbano stroncato, qualche giorno fa, da un cancro in poche settimane.
Caro Pasquale,
non ce l’abbiamo fatta!
Ha vinto lui. In meno di due mesi dalla diagnosi, ti ha portato via lasciando dentro di noi un vuoto incolmabile, un senso di impotenza mai vissuto prima. Eravamo pronti, insieme a te, ad iniziare una battaglia, ma in men che non si dica è finito tutto.
Ci è sembrato, in queste poche settimane, di combattere contro i mulini a vento. Nemmeno i viaggi su e giù per l’Italia, alla ricerca di altre speranze e di terapie aggiuntive, sono serviti.
Le tue forze si sono affievolite sempre di più e alla fine te ne sei andato in silenzio, con grande riservatezza e umiltà, proprio come era nel tuo stile e nel tuo carattere.
Grazie per la forza che, nonostante le tue condizioni, hai voluto infondere in noi – in Mina, Antonietta, in me e in tutti i familiari e amici che si sono stati vicini – in questo cammino di dolore.
Un cammino nel quale abbiamo conosciuto tanti angeli: sono stati i medici Nicola Cacucci, Nino Argentiero e Antonella Cristofano e l’infermiere Francesco Cardone, che con tanta professionalità ma anche tanta umanità e amore ti sono e ci sono stati vicini in questo calvario. A loro va il nostro più sentito ringraziamento per quello che hanno potuto fare per te e per noi.
Ora che è finito tutto, caro Pasquale, dacci la forza di andare avanti. Ti ricorderemo sempre come un marito e un padre premuroso, come un gran e onesto lavoratore, come un amico leale e sincero.
Lucia Camarda