Riceviamo e pubblichiamo la missiva giunta in redazione
“Ormai sulla bocca di tutti i residenti del Comune di Fasano e non solo, è la vicenda avvenuta durante le dodici ore di assise del Consiglio Comunale. Un confronto duro e dai toni aspri che ha portato ad affermazioni e reazioni altrettanto pesanti. Se n’è parlato in abbondanza in queste ore e sarebbe inutile continuare a ribadire ulteriormente l’ormai ovvietà dei fatti. L’esistenza di un clima amministrativo decisamente inopportuno per la situazione già notoriamente complessa con cui siamo costretti a convivere, con il serio rischio di mettere in secondo piano i reali ed urgenti problemi che il nostro amato Comune si trova ad affrontare. Quello su cui porre l’attenzione, invece, che ad alcuni potrà sembrare una frivolezza se paragonato a quanto sopra citato è proprio in relazione all’emergenza che stiamo vivendo. La totale negligenza dei presenti al Consiglio verso le ormai note norme che il Governo ha ripetutamente invitato a rispettare per la corretta convivenza con il virus, che da mesi ormai affligge l’intero territorio italiano. Come cittadini siamo chiamati a rispettare una serie di obblighi, più o meno invasivi non solo per prevenzione e tutela verso noi stessi e gli altri ma perché a rischio di onerose sanzioni anche per le più semplici inosservanze. Le varie attività lavorative hanno dovuto riportare gravi perdite a causa della chiusura obbligata alla quale sono seguite le ulteriori spese dovute alla messa in regola, al fine di rispettare le norme vigenti, vivendo il tutto con l’ansia di possibili disattenzioni e relative ripercussioni. A seguito della visione del video in questione, però, inizio a pensare che tali norme non abbiano un’unanime applicazione in un’aula di consiglio, durante un’assise ci si aspetta, come avviene nelle sedute delle Camere trasmesse in televisione di vedere applicate da tutti e non solo da alcuni dei presenti almeno le basilari norme di distanziamento e uso delle mascherine, ripetutamente ribadite nel corso dei mesi. Ciò mi fa pensare che probabilmente tale atteggiamento sia attuato anche nella quotidianità dei presenti inosservanti in aula, portandomi così a non meravigliarmi del comportamento negligente di noi cittadini, se consideriamo gli esempi da seguire. Come possiamo pretendere di affidarci al buonsenso delle persone, aspettandoci che rispettino regole che neanche gli esponenti della nostra amministrazione sono in grado di seguire? Quelle diffuse sui canali di comunicazione dai nostri amministratori diventano così solo parole al vento se non accompagnate dai fatti, un facile pretesto per chiunque di interpretare a proprio piacimento la legge, anziché seguirla rischiando in un rapido dietrofront, un ritorno ad un nuovo e possibile lockdown, evidente vanificazione dei tanti sacrifici fatti da tutti noi nei mesi precedenti.“
Angelo Caramia
Si segnala che l’immagine in copertina è di repertorio.